La battaglia dei Centauri - Michelangelo Buonarroti - antico gesso originale

La battaglia dei Centauri - Michelangelo Buonarroti - antico gesso originale

15320

Originale

Grande bassorilievo antico in gesso, riproduzione 1:1 della Battaglia dei centauri o Centauromachia che è un altorilievo marmoreo (80,5x88 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1492 circa e conservato nella casa Buonarroti a Firenze. Interessante gesso antico della fine del 1800, proveniente dalla dismissione di una famosa manifattura del Comune di Signa (FI). Raro antico gesso che porta le tracce del tempo, lo vendiamo così come in foto, NON RESTAURATO, però su richiesta possiamo intervenire con un restauro conservativo sull'oggetto, anche gratuitamente ma comunque dopo un confronto diretto col cliente. In particolare la parte alta presenta alcune modeste fratture che possiamo restaurare.
Vengono fornite incluse nel costo anche 4 grappe in ferro battuto identiche a quelle di casa Buonarroti.

Più dettagli

1 Disponibile

Attenzione: UNICO esemplare disponibile!

2 800,00 €

Scheda dati


Larghezza 70 cm
Lunghezza 90 cm
Spessore 6 cm
Peso 25 Kg
Artista / Ideatore / Architetto Michelangelo Buonarroti
Antica manifattura di origine Fiorentina del 1800
Luogo dove è esposto l'originale Casa Buonarroti, Firenze
Epoca storica 1492 circa
Finitura Patina originale
Materiale Gesso alabastrino

Ulteriori informazioni

La lastra, inquadrata da una fascia irregolare, mostra una massa di figure impegnate in una confusa lotta. Al centro spicca un giovane con il braccio alzato, nella posizione che nei sarcofagi romani era riservata ai generali a cavallo. Attorno a lui si sviluppa un groviglio di corpi che, nelle figure più sporgenti, crea una sorta di piramide visiva che ha il vertice proprio nella sua testa. Tra questi personaggi più spiccati della fascia mediana si vedono, da sinistra, un uomo canuto che sta per scagliare una grossa pietra squadrata, un uomo raffigurato interamente mentre compie una torsione verso destra, e una zuffa di almeno cinque personaggi principali le cui braccia compongono un nodo inestricabile: uno di spalle trascina per i capelli un secondo, che è tenuto alla vita da un terzo uomo che col braccio destro afferra le spalle di un gruppo di due figure, una donna che strozza col braccio un uomo che tenta di liberarsi. Più isolata la battaglia infuria tra figure dal rilievo meno pronunciato; più in basso si scorgono i perdenti: un uomo seduto che si ripara la testa, un centauro abbattuto, un uomo che si sta accasciando e due lottatori uno sopra l'altro, in posizione pressoché identica, con quello dietro che si sta avventando su quello davanti armato di un sasso.

Le figure si confondono le une con le altre, talvolta emergendo con forza dallo sfondo, talvolta appena sporgenti, con una straordinaria abilità nello sfruttare le potenzialità del marmo per creare diversi piani spaziali. A parte l'ispirazione mitologico-letteraria è chiaro che all'artista interessava soprattutto esplorare il tema del nudo umano, analizzato in pose diverse e in differenti situazioni di tensione muscolare, che divenne in seguito uno dei temi più peculiari della sua arte, basti pensare al Giudizio universale. Per questo rilievo Michelangelo si rifece sia ai sarcofagi romani, sia alle formelle dei pulpiti di Giovanni Pisano, e guardò anche al contemporaneo rilievo bronzeo di Bertoldo di Giovanni, suo maestro al giardino di San Marco con una battaglia di cavalieri (oggi al Bargello), a sua volta ripreso da un sarcofago del Camposanto di Pisa. Ma appare evidente che per Michelangelo i modelli, soprattutto quelli antichi, non sono un repertorio in cui pescare per imitare, bensì il frutto di miti e passioni umane, la cui espressione, attualizzata con consapevolezza, gli permetteva di ricreare l'antico con stupefacente virtuosismo. I riferimenti sono però sorpassati dal giovane artista, che esalta il dinamismo e l'anatomia, con gesti fluidi e una notevole efficacia compositiva.

Articolo non soggetto a sconto per commercianti

 

30 altri prodotti della stessa categoria: